Brigitta

Quando all’inizio degli anni 60 Romano Scarpa realizzò Zio Paperone e l'ultimo Balabù, Carl Barks aveva già creato la maggior parte dei problemi che attanagliavano lo Zione: c’erano lestofanti, parenti questuanti, pretenziosi emuli, truffatori incalliti e persino qualche calamità naturale.
E tutti loro sembravano volere la stessa cosa: impoverirlo o approfittare del suo benessere. Mancava soltanto un'appassionata spasimante a caccia di dote per completare il quadro. E così ecco arrivare Brigitta MacBridge, la prima grande scocciatura made in Italy. La bionda papera di mezza età con la capigliatura a forma di cuore era davvero interessata a Paperone o mirava unicamente al suo patrimonio? All'inizio era un mistero per lo stesso Scarpa.

Ma, come spesso accade, nel corso degli anni i personaggi evolvono. Brigitta nel tempo ha saputo mettere in luce le sue qualità. Mettendosi in affari col suo amico Filo Sganga, ha più volte dimostrato a Paperone di non essere una semplice scialacquatrice, ma una papera tutta d'un pezzo, sfidandolo sul suo stesso terreno di gioco. E ogni tanto superandolo pure, data la sua capacità squisitamente commerciale di intercettare i fugaci desideri della clientela paperopolese. Certo, Paperone continua a mostrarsi ostile verso di lei, rifiutando inviti e attenzioni, ma probabilmente è tutta facciata.
Infatti al termine della storia Zio Paperone e la formula della ricchezza (1995) di Carlo Panaro e Romano Scarpa lo vediamo rimuginare sul fatto che Brigitta sarebbe la compagna ideale per uno come lui... se non fosse ancora troppo presto per pensare a cose come il matrimonio!