Silvia Ziche
sceneggiatore
e
disegnatore
nome
Silvia Ziche
città
Thiene
esordio
"Dal Diario di Paperina: Il pallino del pallone" pubblicata su Topolino n°1842
segni particolari
Autrice delle tavole della serie "Che aria tira a... Paperopoli/Topolinia". Ha realizzato la papernovela "Il Papero del Mistero", "Topokolossal", "Paperina di Rivondosa", "Topolino e la rapina del millennio"
Probabilmente il fatto che uno dei suoi primi giocattoli sia stata una copia di Topolino deve averla influenzata parecchio.
Silvia ha incominciato a guardare i disegni, poi a sillabare le parole. Già all'asilo disegnare significava per lei mettere in sequenza immagini che raccontavano storie. A cinque anni era già in grado di produrre lunghe file di fumetti: si trattava solo di aspettare di avere l'età per essere presa sul serio.
Intanto ha ingannato l'attesa andando a scuola, in compagnia di un esercito di mostri in gommapane che vivevano sotto il suo banco, mandando bigliettini pieni di vignette ai compagni di classe e continuando a disegnare, disegnare... nella speranza di diventare un'autrice di fumetti credibile.
Il che avviene puntualmente a vent'anni, quando i suoi disegni incominciano ad apparire su Linus, Smemoranda, Cuore, Comix e, naturalmente, Topolino. Quella che continua a non predersi sul serio è lei, che a vent'anni ne dimostrava dodici e ci ha messo un sacco di tempo per assumere l'aspetto di una vera autrice.
Da allora non ha fatto altro che fumetti.
Tantissimi.
E molti altri ne ha in testa, che aspettano solo di essere disegnati. A volte però devono aspettare parecchio, perché Silvia coltiva amorevolmente una certa pigrizia, e poi perde un mucchio di tempo leggendo, andando al cinema, vedendo gli amici e anche vivendo un po'.
Silvia ha incominciato a guardare i disegni, poi a sillabare le parole. Già all'asilo disegnare significava per lei mettere in sequenza immagini che raccontavano storie. A cinque anni era già in grado di produrre lunghe file di fumetti: si trattava solo di aspettare di avere l'età per essere presa sul serio.
Intanto ha ingannato l'attesa andando a scuola, in compagnia di un esercito di mostri in gommapane che vivevano sotto il suo banco, mandando bigliettini pieni di vignette ai compagni di classe e continuando a disegnare, disegnare... nella speranza di diventare un'autrice di fumetti credibile.
Il che avviene puntualmente a vent'anni, quando i suoi disegni incominciano ad apparire su Linus, Smemoranda, Cuore, Comix e, naturalmente, Topolino. Quella che continua a non predersi sul serio è lei, che a vent'anni ne dimostrava dodici e ci ha messo un sacco di tempo per assumere l'aspetto di una vera autrice.
Da allora non ha fatto altro che fumetti.
Tantissimi.
E molti altri ne ha in testa, che aspettano solo di essere disegnati. A volte però devono aspettare parecchio, perché Silvia coltiva amorevolmente una certa pigrizia, e poi perde un mucchio di tempo leggendo, andando al cinema, vedendo gli amici e anche vivendo un po'.