Romano Scarpa
sceneggiatore
e
disegnatore
nome
Romano Scarpa
città
Venezia
esordio
"Biancaneve e Verde Fiamma", pubblicata su Topolino n°78-80 nel 1953
segni particolari
È lui il creatore di numerosi personaggi: Atomino Bip Bip, Trudy, Brigitta, Filo Sganga, Paperetta Yé Yè
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, l'Accademia di Belle Arti e la Facoltà di Architettura, sperimenta la tecnica del disegno animato e nel 1945/6 produce il suo primo cortometraggio. In seguito si dedica all'animazione per la pubblicità.
Nel 1953 l'esordio in Disney come disegnatore e nel 1956 come autore completo con la storia Paperino e i gamberi in salmì. (Topolino 132/33).
Sua ispirazione sono i grandi autori americani Floyd Gottfredson e Carl Barks.
Tra la fine degli anni '50 e inizi '60 realizza i suoi capolavori Topolino e l'unghia di Kalì (!958), Paperino e l'uomo Una-Ula (1959), Paperino e le lenticchie di Babilonia (1960) e Topolino e l'uomo di Alcatraz (1963).
Scarpa si cimenta poi con le storie a strisce su modello della produzione americana. Molte delle sue storie sono pubblicate anche negli Stati Uniti.
Nel 1994 si trasferisce in Spagna continuando a realizzare storie per Disney Italia oltre a storie per il mercato francese e danese.
La passione per l'animazione con cui aveva iniziato non lo abbandona mai e tra il 1970 e il 1999 realizza altri cortometraggi, l'ultimo Sui tetti di Venezia, una serie TV per cui crea storie e personaggi.
Nel 1953 l'esordio in Disney come disegnatore e nel 1956 come autore completo con la storia Paperino e i gamberi in salmì. (Topolino 132/33).
Sua ispirazione sono i grandi autori americani Floyd Gottfredson e Carl Barks.
Tra la fine degli anni '50 e inizi '60 realizza i suoi capolavori Topolino e l'unghia di Kalì (!958), Paperino e l'uomo Una-Ula (1959), Paperino e le lenticchie di Babilonia (1960) e Topolino e l'uomo di Alcatraz (1963).
Scarpa si cimenta poi con le storie a strisce su modello della produzione americana. Molte delle sue storie sono pubblicate anche negli Stati Uniti.
Nel 1994 si trasferisce in Spagna continuando a realizzare storie per Disney Italia oltre a storie per il mercato francese e danese.
La passione per l'animazione con cui aveva iniziato non lo abbandona mai e tra il 1970 e il 1999 realizza altri cortometraggi, l'ultimo Sui tetti di Venezia, una serie TV per cui crea storie e personaggi.