Federico Bertolucci
disegnatore
nome
Federico Bertolucci
città
Viareggio
esordio
“I Bassotti e l’effetto catapulta” pubblicata su Topolino n°2277
segni particolari
Ha alternato storie di Topi e Paperi su “Topolino” a storie e illustrazioni per W.I.T.C.H.
Nato a Viareggio nel 1973, Bertolucci, dopo gli studi artistici all’Accademia di Belle Arti si dedica alla sua vera passione: i fumetti.
Da sempre infatti le sue letture preferite sono le storie che trova in un vecchio baule in soffitta, una raccolta di “Topolini” fatta dal padre durante tutti gli anni ’60. Ma più di tutte ama le storie conservate in una libreria nel salotto di casa, volumi tascabili dedicati all’opera di Floyd Gottfredson e di Carl Barks.
Dunque, nel 1998 Bertolucci si dedica ai fumetti e, dopo un corso all’Accademia Disney, inizia a pubblicare sul settimanale che tanto l’ha fatto sognare: Topolino. Passano alcuni anni e, oltre che paperi e topi, si trova a disegnare anche cinque giovani streghette, le “Witch”.
La produzione di questi nuovi personaggi lo impegna particolarmente, tanto che per alcuni anni le storie sul Topo diventano solo un ricordo. Forse è anche per questo che, nel 2007, attratto dalla possibilità di disegnare nuovamente personaggi antropomorfi, accetta di realizzare un fumetto per il mercato francese Richard Coeur de Lion, ispirandosi chiaramente allo stile dei cartoons classici tipo “Robin Hood” e “Il libro della giungla”.
Da lì in poi la sua carriera continua su tre fronti diversi, il fumetto Disney, la produzione francese e le illustrazioni per ragazzi con Mondadori, EL edizioni, il Battello a Vapore e altri editori italiani. In particolare la sua produzione di fumetti per la Francia si intensifica, dopo Soleil Productions arrivano altri editori e altre pubblicazioni e, nel 2011, un premio speciale della giuria al festival Lucca Comics and games con l’albo “Love-La tigre”, primo tomo di una serie arrivata ormai al quarto numero.
Nel 2017 riceve il premio UGiancu a Rapallo e Lucca Comics & Games gli dedica un’ esposizione monografica a Palazzo Ducale. Nel 2019 riceve il Romics d’oro durante la 26^ edizione del Romics festival a Roma. Dal 2020 collabora con MoonActive in qualità di game artist. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Attualmente, oltre che divertirsi un mondo disegnando Pippo, Topolino, Paperino, Paperone e tutto il resto della banda, suoi amici d’infanzia, si occupa di crescere le sue bambine, le porta a scuola, al parco, e in estate in spiaggia… E per loro, in soffitta, ha preparato una cosa molto importante: un vecchio baule pieno di fumetti.
Da sempre infatti le sue letture preferite sono le storie che trova in un vecchio baule in soffitta, una raccolta di “Topolini” fatta dal padre durante tutti gli anni ’60. Ma più di tutte ama le storie conservate in una libreria nel salotto di casa, volumi tascabili dedicati all’opera di Floyd Gottfredson e di Carl Barks.
Dunque, nel 1998 Bertolucci si dedica ai fumetti e, dopo un corso all’Accademia Disney, inizia a pubblicare sul settimanale che tanto l’ha fatto sognare: Topolino. Passano alcuni anni e, oltre che paperi e topi, si trova a disegnare anche cinque giovani streghette, le “Witch”.
La produzione di questi nuovi personaggi lo impegna particolarmente, tanto che per alcuni anni le storie sul Topo diventano solo un ricordo. Forse è anche per questo che, nel 2007, attratto dalla possibilità di disegnare nuovamente personaggi antropomorfi, accetta di realizzare un fumetto per il mercato francese Richard Coeur de Lion, ispirandosi chiaramente allo stile dei cartoons classici tipo “Robin Hood” e “Il libro della giungla”.
Da lì in poi la sua carriera continua su tre fronti diversi, il fumetto Disney, la produzione francese e le illustrazioni per ragazzi con Mondadori, EL edizioni, il Battello a Vapore e altri editori italiani. In particolare la sua produzione di fumetti per la Francia si intensifica, dopo Soleil Productions arrivano altri editori e altre pubblicazioni e, nel 2011, un premio speciale della giuria al festival Lucca Comics and games con l’albo “Love-La tigre”, primo tomo di una serie arrivata ormai al quarto numero.
Nel 2017 riceve il premio UGiancu a Rapallo e Lucca Comics & Games gli dedica un’ esposizione monografica a Palazzo Ducale. Nel 2019 riceve il Romics d’oro durante la 26^ edizione del Romics festival a Roma. Dal 2020 collabora con MoonActive in qualità di game artist. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Attualmente, oltre che divertirsi un mondo disegnando Pippo, Topolino, Paperino, Paperone e tutto il resto della banda, suoi amici d’infanzia, si occupa di crescere le sue bambine, le porta a scuola, al parco, e in estate in spiaggia… E per loro, in soffitta, ha preparato una cosa molto importante: un vecchio baule pieno di fumetti.