Andrea Maccarini - Topolino Sito Ufficiale

Andrea Maccarini

disegnatore
Andrea Maccarini
nome

Andrea Maccarini

città

Voghera

esordio

“Sgrizzo Papero e la logica d’affitto”, pubblicata su Topolino n°2214

segni particolari

Lavora con iPAD perché gli piace spostarsi in diversi luoghi

Andrea Maccarini (Voghera, 1977), appassionato da sempre al fumetto Disney, mastica fin da piccolo letture dei suoi autori preferiti, che, nelle domeniche a pranzo dai nonni, prima dello svenimento post pranzo, cerca di replicare su carta.

Dopo gli studi artistici approda in Disney giovanissimo, a 18 anni, dove frequenta l’Accademia e si forma sulle tecniche e lo stile del fumetto. Inizialmente di dedica a storie per Topolino e Gio- vani Marmotte. La prima storia fu Sgrizzo Papero e la logica d’affitto, ricorda la difficoltà ma allo stesso tempo l’emozione della prima pubblicazione. Passare da lettore a disegnatore è stato come un sogno che ad oggi ancora sente.

In questi primi anni, ha la fortuna di frequentare insieme ad alcuni colleghi un corso con il Ma- estro Giorgio Cavazzano. Con la sete di arricchire il propio bagaglio artistico, negli anni la sua attività viene affiancata da esperienze in ambiti differenti tra cui animazione, illustrazione e desi- gn. Dopo quella che poteva sembrare quindi una conclusione della carriera in ambito fumettisti- co, arriva a tutti gli effetti quello che lui stesso definisce a tutti gli effetti “un nuovo inizio”. Nel 2022 torna in Disney con qualche (giusto qualche) anno in più, senza più la nonna, ma anche tanta voglia di rimettersi in gioco.

Incontra quindi il Maestro Andrea Freccero, che lo segue in questo nuovo percorso, sommi- nistrandogli fluidi magici, e così in breve tempo armato di penna e tablet, torna alla ribalta su Topolino. Tra i suoi sogni realizzati rientra “ Zio Paperone e lo Spazzolone” una storia molto apprezzata dai lettori, della saga “ I Cimeli Racconatno “ che ha curato totalmente nei disegni, china e colore.

La passione e la curiosità e anche le esperienze maturate fuori dal fumetto lo portano a cercare sempre nuove soluzioni narrative e grafiche da implementare nelle storie che disegna. Ad oggi si sente come tanti anni fa ancora in “studio” e pensa che questo sia un ingrediente fondamentale.