Clarabella
nome
Clarabella Cow (in originale, Clarabelle Cow)
città
Topolinia (Calisota, USA)
prima apparizione nei fumetti
Sul grande schermo prende forma pian piano, distinguendosi dalle varie mucche non antropomorfe a partire dal cortometraggio The shindig (1930). Sulla carta esordisce nella storia a strisce Mickey Mouse in Death Valley (Topolino nella Valle Infernale, 1930) di Walt Disney, Floyd Gottfredson, Jack King e Win Smith.
segni particolari
Chiacchierona, sbadata e ingenua. Adora la moda e il gossip. Anche se spesso si fa notare per i suoi pettegolezzi, è un’amica pronta a farsi in quattro per gli altri.
“Arriva Clarabella, la spettegolona. Ha tolto le tonsille per dare più adito alle corde vocali!” Ecco la frase con cui viene presentata Clarabella nella sua striscia d’esordio, a cui segue il laconico commento di un impertinente Topolino "Devono averla vaccinata con una puntina di grammofono!". Sono tutte parole del Walt Disney sceneggiatore, in una sua rara e breve parentesi come fumettista, agli albori della striscia di Mickey Mouse. E in effetti nel fumetto disneyano Clarabella c'è sempre stata, sin dal principio: nei primissimi corti, nelle strisce di Gottfredson, sulle pagine del nostro settimanale preferito. Non è mai stata troppo sotto i riflettori (anche se sicuramente le piacerebbe) e spesso per alcuni lunghi periodi si è vista molto poco o è rimasta sullo sfondo. Ma c'è un motivo per cui non è mai del tutto sparita, ed è perché Clarabella rappresenta una tipologia umana ben precisa, che non passa mai di moda.
Pettegola, svenevole, egocentrica, tendente al divismo, Clarabella potrebbe a prima vista sembrare una scioccona da cui scappare il più lontano possibile, eppure questo non avviene e il motivo è che nella compagnia di amici di Topolino ricopre un ruolo quasi materno.
Come il suo fidanzato Orazio, è un po’ più anzianotta di Topolino e Minni, che rappresentano invece una coppia giovane e entusiasta, e non è strano che sia lei a sobbarcarsi la preparazione di cibi e vivande per le festicciole organizzate in quel di Topolinia. E dato che, tra le altre cose, è una gran brava cuoca, i suoi amici la lasciano fare. Della sua infanzia rurale si sa poco, ma la sua fascinazione verso l’alta società e il mondo delle belle arti deve esserle stata trasmessa dalla cara Zia Nena, un’eccentrica mucca di città di cui ci racconta Blasco Pisapia nel ciclo di storie a lei intitolato.
Clarabella è una romanticona, e nel corso dei suoi anni ruggenti è stata vista sul punto di cedere alle avance di un buon numero di spasimanti come Gambadilegno o Eli Squick che in realtà miravano ai suoi beni di famiglia. Per fortuna che spesso e volentieri Clara è stata tolta dai guai da Topolino e soprattutto da Orazio, che al di là dei frequenti battibecchi la ama davvero.
Pettegola, svenevole, egocentrica, tendente al divismo, Clarabella potrebbe a prima vista sembrare una scioccona da cui scappare il più lontano possibile, eppure questo non avviene e il motivo è che nella compagnia di amici di Topolino ricopre un ruolo quasi materno.
Come il suo fidanzato Orazio, è un po’ più anzianotta di Topolino e Minni, che rappresentano invece una coppia giovane e entusiasta, e non è strano che sia lei a sobbarcarsi la preparazione di cibi e vivande per le festicciole organizzate in quel di Topolinia. E dato che, tra le altre cose, è una gran brava cuoca, i suoi amici la lasciano fare. Della sua infanzia rurale si sa poco, ma la sua fascinazione verso l’alta società e il mondo delle belle arti deve esserle stata trasmessa dalla cara Zia Nena, un’eccentrica mucca di città di cui ci racconta Blasco Pisapia nel ciclo di storie a lei intitolato.
Clarabella è una romanticona, e nel corso dei suoi anni ruggenti è stata vista sul punto di cedere alle avance di un buon numero di spasimanti come Gambadilegno o Eli Squick che in realtà miravano ai suoi beni di famiglia. Per fortuna che spesso e volentieri Clara è stata tolta dai guai da Topolino e soprattutto da Orazio, che al di là dei frequenti battibecchi la ama davvero.