Moby Duck
nome
Moby Duck
città
Porto di Paperopoli (Calisota, USA)
prima apparizione nei fumetti
Viene ideato in occasione del programma televisivo Pacifically peeking (1968) come presentatore animato di alcune sequenze documentaristiche. Esordisce a fumetti pochi mesi prima in A whale of an adventure (Paperino con Moby Duck sulla scia d'una balena, 1967) di Vic Lockman e Tony Strobl.
segni particolari
Simpatico marinaio sempre pronto a lanciarsi in nuove avventure per mare.
Moby Duck costituisce un po’ una variazione sul tema rispetto a Pico de’ Paperis, dal momento che era stato ideato dallo staff di Walt per apparire come presentatore nelle sequenze animate di raccordo di Pacifically peeking, uno dei tanti episodi documentaristici dello show antologico Walt Disney's wonderful world of color che presentava settimanalmente materiale d’archivio. Ad animarlo fu il grande Ward Kimball, uno dei leggendari "nove vecchi" dell'animazione disneyana.
Ma, si sa, dall'animazione al fumetto il passo è breve. E infatti, a lavori ancora in corso, Moby Duck viene velocemente trapiantato a Paperopoli per vivere avventure marinaresche, apparendo nei comic book addirittura con qualche mese di anticipo rispetto al suo episodio televisivo.
Nei fumetti statunitensi furono Vic Lockman e Tony Strobl a prendersene maggiormente cura, affiancandolo ad altri personaggi in un suo personale microcosmo marinaresco: il delfino Porpy e il suo mozzo Paperotto (Dimwitty Duck). Ben presto Moby si aggiudica una sua testata personale, e arriva a far capolino persino nella produzione per i quotidiani, partecipando alla striscia di Donald Duck nella fase successiva alla gestione Al Taliaferro. In Italia il personaggio non suscita particolare interesse e si limita a poche sporadiche apparizioni, soprattutto in copertine, almeno fino all’arrivo di Alberto Savini e del suo ciclo di avventure in costume Le storie della baia.
In questa serie di storie ambientate nell’800 nella cittadina marinaresca di Duckport, un antenato di Moby, del tutto identico a lui, si fa accompagnare per mare da un avo di Paperoga, vivendo vicende di grande atmosfera e dal retrogusto salmastro.
Ma, si sa, dall'animazione al fumetto il passo è breve. E infatti, a lavori ancora in corso, Moby Duck viene velocemente trapiantato a Paperopoli per vivere avventure marinaresche, apparendo nei comic book addirittura con qualche mese di anticipo rispetto al suo episodio televisivo.
Nei fumetti statunitensi furono Vic Lockman e Tony Strobl a prendersene maggiormente cura, affiancandolo ad altri personaggi in un suo personale microcosmo marinaresco: il delfino Porpy e il suo mozzo Paperotto (Dimwitty Duck). Ben presto Moby si aggiudica una sua testata personale, e arriva a far capolino persino nella produzione per i quotidiani, partecipando alla striscia di Donald Duck nella fase successiva alla gestione Al Taliaferro. In Italia il personaggio non suscita particolare interesse e si limita a poche sporadiche apparizioni, soprattutto in copertine, almeno fino all’arrivo di Alberto Savini e del suo ciclo di avventure in costume Le storie della baia.
In questa serie di storie ambientate nell’800 nella cittadina marinaresca di Duckport, un antenato di Moby, del tutto identico a lui, si fa accompagnare per mare da un avo di Paperoga, vivendo vicende di grande atmosfera e dal retrogusto salmastro.