Pico De Paperis
nome
Pico de Paperis (in originale, Ludwig Von Drake)
città
Paperopoli (Calisota, USA) ma è originario di Vienna.
prima apparizione nei fumetti
Esordisce il 24/9/1961 in An adventure in color, primo episodio del programma televisivo antologico Walt Disney’s wonderful world of color e simultaneamente nella tavola domenicale di Donald Duck di Bob Karp e Al Taliaferro pubblicata in quella stessa giornata. Era però già apparso in anteprima nella storia per i comic book The scene stealer (Pico de Paperis: lezione di recitazione, 1961) di Vic Lockman e Tony Strobl.
segni particolari
Insigne tuttologo viennese, ama lo studio tanto da essere un eminente plurilaureato in ogni disciplina possibile. A tratti prolisso e soporifero, sa risvegliare l’attenzione intorno a sé quando cambia marcia e si dimostra un clownesco showman.
Pochi sanno però che Pico ha avuto una genesi alquanto atipica rispetto al resto della banda Disney ed è stato infatti presentato al mondo... da Walt Disney in persona. Tutto comincia nel 1961, quando avviene il lancio del programma televisivo antologico Walt Disney's wonderful world of color che, seguendo il modello degli show dell'epoca, presentava materiale d'archivio inframezzato da brevi sequenze introduttive, animate appositamente dai "nove vecchi" di Walt. È quindi per fare da collante per queste frame story che viene ideato il professore, che Walt definirà “uno zio di Paperino di origine austriaca”.
Il Pico animato era davvero spettacolare e mostrava caratteristiche che nelle storie a fumetti non sarebbero state riprodotte, come lo spiccato accento tedesco o la sua gestualità assolutamente esagerata. Insomma, non solo un professore, ma uno showman in piena regola, dall'incontenibile vivacità e dall'umorismo assolutamente surreale.
Non c'è da stupirsi che con queste credenziali Pico abbia riscosso un successo tale da apparire anche al cinema e nei programmi televisivi più recenti.
Nei fumetti Pico venne importato istantaneamente, tanto nei comic book quanto nella produzione per i quotidiani di Al Taliaferro, dove lo vediamo arrivare a Paperopoli e presentarsi al resto della famiglia. Da allora Pico viene usato regolarmente nella produzione di ogni paese, Italia compresa, sia come risorsa culturale utile ad innescare le avventure paperoniane, sia come elemento umoristico, dato che con i suoi sproloqui tende ad annoiare gli interlocutori. Di recente disegnatori come Donald Soffritti hanno cercato di recuperare la mimica da divulgatore eccentrico che si era un po’ persa per strada dai tempi dell’animazione, immortalando il professore in pose decisamente divertenti.
Succede anche nel recente ciclo di storie nel quale vediamo Pico impartire ripetizioni all’iperattivo piccolo Newton, mentre cerca di insegnargli a dar valore alla teoria quanto ne dà alla pratica.