Paperino - Paperi - Topolino Sito Ufficiale

Paperino

Paperino
nome

Paolino Paperino (in originale Donald Fauntleroy Duck)

città

Via dei Platani, Paperopoli (Calisota, USA)

prima apparizione nei fumetti

Esordisce sul grande schermo nel cortometraggio The wise little hen (La gallinella saggia, 1934). Nello stesso anno appare anche nei fumetti per mano di Ted Osborne e Al Taliaferro nell’omonimo arco narrativo della tavola domenicale delle Silly Symphony.

segni particolari

Pigro, irascibile, senza il becco di un quattrino, ma senza dubbio di buon cuore. La sua proverbiale sfortuna in realtà gli ha portato… fortuna! È infatti proprio questa caratteristica a renderlo uno dei personaggi disneyani più amati di sempre.

All'inizio della sua carriera aveva mal di pancia. O almeno così diceva lui nella Silly Symphony del 1934 La gallinella saggia in cui un Paperino adolescente se la spassava allegramente con il suo compagno di merende Meo Porcello, nel pittoresco scenario rurale di quella che ora sappiamo essere la placida Quack Town.
Come spesso avveniva per i personaggi delle Silly Symphony, anche quella di Paperino doveva inizialmente essere un'apparizione one-shot, pensata per un singolo cortometraggio. Ma le cose andarono diversamente e quel dispettoso monello starnazzante finì addirittura per rubare la scena a Topolino, dopo essersi trasferito dalle sue parti. A Topolinia il marinaretto divenne infatti membro di un affiatato terzetto e insieme a Pippo e Topolino si cimentò nei mestieri più disparati, andando incontro ad una serie di disastri che finirono per mettere in luce le sue esilaranti qualità. E così oltre ai cortometraggi animati iniziò pure una carriera fumettistica nella produzione per i quotidiani firmata da Al Taliaferro.

Paperino piaceva al pubblico perché poteva fare tutto quello che al mite Topolino non era concesso: poteva essere invidioso, malizioso, ma anche tenero e affettuoso, sebbene in modo comico.
Il suo carattere sopra le righe gli permetteva di fare quello che voleva, perché il pubblico rideva con lui e di lui. Tutti amavano identificarsi in quel vivace papero vestito alla marinara. Non stupisce quindi che il cartoonist Carl Barks abbia deciso di adottarlo per creargli attorno un contesto narrativo definito, (ri)collocandolo a Paperopoli e appioppandogli una famiglia di personaggi interessanti, a cominciare da un certo zio ricco. La scuola di fumettisti italiani ha poi continuato ad arricchire il personaggio di sfaccettature, comprimari e situazioni ricorrenti, prediligendo in alcuni casi il suo lato più sfortunato e sfaticato. Ed è in risposta a tutto questo che Paperino ha voluto dimostrare a tutti (e a se stesso) di essere in grado di combinare qualcosa di utile, assumendo l'identità segreta del giustiziere Paperinik in un lungo ciclo di storie che sembra ancora ben lungi dal concludersi.

Oggi Paperino è ancora uno dei personaggi più amati e usati della banda Disney: oltre alle sue imprese eroiche con mascherina e mantello, l’abbiamo visto vestire i panni dell’agente segreto, senza contare le spossanti avventure in giro per il mondo al quale continua a prestarsi, su spinta dello Zio Paperone. L’abbiamo visto nel ruolo di litigioso vicino, di paziente fidanzato e di maldestro educatore a fronteggiare una scocciatura dopo l’altra. Inoltre molti autori si sono divertiti a ricostruire ogni dettaglio del suo passato: Don Rosa ci ha fatto conoscere i suoi genitori, Ortensia e Quackmore, Bruno Enna ci ha svelato ogni dettaglio della sua infanzia alla fattoria di Nonna Papera e sappiamo pure del suo brevissimo periodo come marinaio, in cui ha cercato con un certo affanno di onorare la sua casacca. Insomma, non facciamoci ingannare dalle apparenze: non si tratta solo di un papero in amaca, in Paperino si nasconde molto più di quello che appare. E prima o poi qualcuno dovrà accorgersene. Se solo non avesse quella terribile vociaccia…