La Famiglia di Amelia - Paperi - Topolino Sito Ufficiale

La Famiglia di Amelia

La Famiglia di Amelia
nome

Caraldina De Spell, Minima De Spell e Rosolio

città

A metà strada tra Napoli e il Regno delle Streghe

prima apparizione nei fumetti

Nella storia a fumetti Amelia e la pietra pantarba (1995) di Francesco Artibani, Lello Arena e Giorgio Cavazzano.

segni particolari

Si presentano non invitati e ficcano il becco dappertutto.

Sebbene nel corso dei decenni alcuni sceneggiatori americani avessero già tentato di arricchire la genealogia di Amelia rivelando l’esistenza di qualche suo parente, la svolta avviene negli anni 90 quando il duo composto da Lello Arena e Francesco Artibani decide di appioppare alla povera fattucchiera una famiglia ben poco desiderabile.
In Amelia e la pietra pantarba questo terzetto si presenta all’improvviso per scombinare i piani della fattucchiera e ricordarle che prima ancora di essere una strega in carriera, è soprattutto una brava ragazza napoletana in età da marito.
Il trio è così composto: c'è Nonna Caraldina, una stramba vecchietta che quando si addormenta... si trasforma in quello che sta sognando, poi abbiamo la pestifera nipotina Minima, sorta di Amelia in miniatura che Artibani recupera da una vecchia storia a fumetti legata al serial Duck Tales, e infine c'è Rosolio. Lui non è esattamente un membro della famiglia, ma a quanto pare è il fidanzato ufficiale di Amelia, o almeno è quello che sostiene la nonna, incurante del fatto che la nipote lo veda come fumo negli occhi.

Vederseli arrivare di punto in bianco per Amelia è una sciagura, anche se fortunatamente non è una cosa che succede molto spesso, dato che il ciclo firmato da Arena e Artibani comprenderà solo tre storie. Nonna Caraldina tuttavia rimarrà impressa nelle memorie di molti lettori, e si conquisterà il diritto di riapparire di tanto in tanto, ricavandosi anche una parte all’interno della lunga Amelia e le 7 streghe vulcaniche di Bruno Enna e Roberto Vian, dove la vedremo ricoprire il ruolo di confidente per la nipote anziché quello dell’implacabile rompiscatole.

Nel corso degli anni molti altri autori, oltre ad Arena e Artibani, si sono divertiti ad inventare nuovi personaggi legati alla famiglia De Spell, sia pur con intenti nettamente meno satirici. Vito Stabile e Francesco Guerrini inventano ad esempio in Zio Paperone, Amelia e il patto della luna (2014) lo Zio Gianni, di professione pescatore e non legato in alcun modo alle attività magiche della famiglia. Maya Astrup e Giorgio Cavazzano per Amelia in Le origini di una fattucchiera (2021) invece scavano a fondo nella famiglia e individuano quelle che presumibilmente sono le due figlie di Nonna Caraldina, Magnolia e Donata, rispettivamente madre e zia di Amelia, con i loro due consorti Leone e Gino. In questo florilegio genealogico emerge come il talento magico dei De Spell si sia tramandato attraverso le esponenti femminili della famiglia, fino a diventare a tutti gli effetti la professione per eccellenza della dinastia.