Eli Squick - Topi - Topolino Sito Ufficiale

Eli Squick

Eli Squick
nome

Eli Squick (in originale Eli Squinch)

città

Topolinia (Calisota, USA)

prima apparizione nei fumetti

Nelle storia a strisce Bobo the elephant (Topolino e l’Elefante) di Ted Osborne e Floyd Gottfredson (1934).

segni particolari

Usuraio senza scrupoli, appare in molte storie come complice di Gambadilegno.

L'infido usuraio Eli Squick non si è visto molto in giro, almeno di recente. Ma questo non significa che Topolino se lo sia dimenticato.
Più volte ha infatti cercato di mettergli i bastoni tra le ruote nel corso della mitica epopea a strisce di Floyd Gottfredson, non esitando ad allearsi con Gambadilegno all'occorrenza. Eli si è infatti rivelato una persona spregevole in tutti i campi: è stato visto maltrattare animali, ha cercato di impadronirsi delle sostanze di Clarabella dopo averla fatta innamorare e ha addirittura fornito un “aiutino” a Gambadilegno la notte in cui fuori di sé dalla rabbia si era messo in testa di fare la festa a Topolino.
Di sicuro Eli non è uno di quei lestofanti che amano sporcarsi le mani, le sue armi sono il sorriso e la manipolazione. La sua ipocrisia ne fa un antagonista tremendamente realistico e temibile.

Eli Squick ricorda non poco l’altro grande villain mellifluo delle strisce di Topolino, l’infido avvocato Silvestro Lupo col quale si accompagnava Pietro agli inizi della sua carriera criminale. A dire il vero, nella sua storia di esordio, Topolino e l’elefante (1934), Squick non era altro che un ruvido e arcigno arpagone, in stile Ebenezer Scrooge.
Nelle sue successive apparizioni Gottfredson ne arricchisce tuttavia la personalità e lo rende una versione migliorata di Lupo, forte anche dell’evoluzione grafica e recitativa che la striscia sta avendo. Lo affiancherà a Pietro, come cervello della coppia, in Topolino e il tesoro di Clarabella (1937) e in Topolino e il gorilla Spettro (1937), salvo poi metterlo definitivamente da parte. Eli Squick rimarrà però nelle memorie e verrà ripescato in Inghilterra da William Ward e in Italia da Federico Pedrocchi, oltre che dai numerosi fumettisti che in giro per il mondo nel corso dei decenni vorranno rievocare questo storico personaggio.