Amelia - Paperi - Topolino Sito Ufficiale

Amelia

Amelia
nome

Amelia De Spell (in originale Magica De Spell)

città

Napoli, vicino al Vesuvio

prima apparizione nei fumetti

Nella storia a fumetti The Midas Touch (1961) di Carl Barks.

segni particolari

C’è un motivo se i più la conoscono come la fattucchiera che ammalia.

Quando nel 1961 Carl Barks aggiunge la fattucchiera Amelia alla schiera degli avversari di Paperone decide di allontanarsi dallo stereotipo della repellente megera.
Al contrario, ispirandosi a certe bellezze mediterranee dell’epoca, come Sofia Loren, conferisce ad Amelia un aspetto decisamente affascinante. Barks la colloca nella pittoresca e romantica Napoli in una casupola alle pendici del Vesuvio e le appioppa addirittura un animale da compagnia, il corvo Gennarino (Ratface). Il motivo della sua contesa con Zio Paperone è legato alla volontà della strega di portare a termine l’incantesimo noto come Il Tocco di Mida, l’unico in grado di renderla “ricca… ricca… RICCA!” con una certa velocità. Amelia è infatti convinta che le monetine toccate molto a lungo dai ricchi ne assorbano automaticamente anche la buona sorte e che fondendone un certo numero in un paiolo immerso nella caldera del Vesuvio si possa ottenere un amuleto utile allo scopo.
Per completare la sua collezione numismatica, però, servirebbe ancora l'ultima e più importante moneta: la Numero Uno di Paperone, il quale, sentimentale com'è, non ha alcuna intenzione di cederla. Per Paperone non c'è talismano che tenga: si diventa ricchi solo ed esclusivamente con il sudore della fronte, e la preziosa monetina, guadagnata lustrando scarpe a Glasgow, rappresenta unicamente la sua fonte d’ispirazione.

Nel corso degli anni gli scontri tra Paperone e Amelia sono diventati una costante nel panorama fumettistico disneyano.
E dopo Barks molti altri autori sono rimasti ammaliati dal personaggio, e si sono divertiti a costruirle intorno un vero e proprio microcosmo. Francesco Artibani le ha appioppato una famiglia e addirittura un concilio di arcigne streghe a cui rispondere dei propri fallimenti.
Altri artisti, come Vito Stabile, invece hanno provato a indagarne il passato, facendo ipotesi anche molto diverse su ciò che ha condotto Amelia sul percorso che conosciamo. Amelia in Le origini di una fattucchiera di Maya Astrup e Giorgio Cavazzano, insieme a Amelia e le 7 streghe vulcaniche di Bruno Enna e Roberto Vian costituiscono un vero e proprio tesoretto di informazioni che è possibile incrociare per riuscire a ricostruire il passato della strega napoletana.

Amelia trascorre i suoi primi anni di vita insieme a Zio Gino e Zia Donata, i quali fanno di tutto per distoglierla dall’intraprendere la carriera di fattucchiera. Dietro le loro azioni c’è in realtà la volontà di proteggerla dalla professione di famiglia, a causa della quale gli stessi genitori di Amelia, Magnolia e Leone, erano misteriosamente svaniti. Quando la giovane aspirante strega trova il diario della madre e scopre che all’origine dell’incidente c’era proprio un maldestro tentativo di padroneggiare l’incantesimo del Tocco di Mida si convince di poter fare di meglio e senza sentir ragioni abbandona gli zii e se ne va per la sua strada. Iniziano così intensi anni di studio, trascorsi sotto l’occhio vigile di Nonna Caraldina, strega professionista, e dello Zio Gianni che di professione fa il semplice pescatore e che non le fa mancare il suo supporto.
Ma il migliore amico di Amelia è il corvo Gennarino, il suo famiglio, che lei ottiene dando vita ad un pupazzo di peluche di quando era piccola. Infine arriva il momento di mettere su bottega nei pressi del Vesuvio e avviare la sua attività di fattucchiera, che le servirà per finanziarsi le ricerche per perfezionare Il Tocco di Mida. Amelia visiterà infatti numerosi vulcani e si consulterà con diverse colleghe sparse ai quattro angoli del globo per individuare i ricconi idonei allo scopo e acquisire le loro monete.
Molti di loro saranno ben felici di dar via i loro spiccioli, solo uno non ne vorrà sapere. E su questo insolvibile dilemma verranno scritte infinite avventure.